Riflessioni estive: Marching italiano, quali prospettive.
Inviato da redazione ilCome ogni estate, MB.it oltre a proporre la cronaca degli avvenimenti principali italiani ed esteri, prova a dare un proprio punto di visto in merito alla realtà marching contemporanea. Non è intenzione di questo strumento di comunicazione fare previsioni per il futuro, ciò che si vuole provare a capire è come potrebbe evolversi, ad 8 anni dalla sua nascita tramite IMSB, il movimento marching italiano.
Ciò che è successo in questi primi 8 anni, è più o meno conosciuto da tutti. Facciamo un breve riassunto:
- siamo passati dal nulla o quasi, ad un panorama di una ventina di formazioni, che a vari livelli ed in varie forme, recepiscono la disciplina marching, la applicano, ed investono nel loro futuro come marching band.
- si è costituita un'associazione italiana delle MB -IMSB- sempre attiva nel proporre le iniziative (formazione, eventi, contest, diffusione nelle scuole e presso le istituzioni) che le MB associate richiedono.
- un buon numero della ventina di MB indicate sopra, fanno parte dell'associazione e la sostengono
- alcuni gruppi non aderisco all'associazione italiana delle MB preferendo l'adesione ad altre associazioni in alcuni casi non rappresentative del mondo marching
- ogni anno si sono svolte manifestazioni ufficiali di carattere competitivo organizzate dalla IMSB inerenti l'ambito dello show e/o della parata
- i festival/raduni dedicati si sono moltiplicati passando dalle 2 o 3 proposte del 2004 alla decina attuali.
- decine se non centinaia di migliaia, gli spettatori che hanno avuto modo di seguire le MB nazionali durante le proprie performance negli stadi o lungo le strade.
Questo lo scenario. In apparenza roseo, tuttavia le difficoltà non mancano. La "cultura marching" in Italia, culla della musica, dovrebbe attecchire facilmente, ed invece la crescita, seppur costante ed evidente, è meno veloce del previsto.
Le ragioni? a nostro avviso 2. Una di carattere tecnico-artistico l'altra di mentalità.
Se per la prima è necessario lavorare per formare direttori, maestri, istruttori, coreografi ecc., per la seconda bisogna sperare che col tempo il pensiero si "rinnovi".
Ragione 1 - Tecnico-artistica
Marching band è disciplina che unisce musica ed effetti visuali, creati dagli stessi musicisti ed integrati con altri elementi. Per ognuna delle componenti di una MB servono quindi esperti, per poter aumentare il potenziale e la qualità dei gruppi. Fino a 8 anni fa in Italia non esistevano figure simili, oggi grazie alla formazione proposta dall'associazione, alle clinic sostenute dalle singole MB, e ai frequenti contatti con le realtà marching più avanzate, il gap con l'estero comincia a ridursi. La strada per un sistema marching completo, che comprenda anche giudici, compositori e arrangiatori è ancora lunga, ma il percorso è avviato.
Ragione 2 - la mentalità
Due gli aspetti da sottolineare. Il primo riguarda il panorama bandistico tradizionale italiano, poco incline a rimettersi in gioco e ad investire nelle novità. Ciò pone un limite importante all'avvicinamento di gruppi esistenti alla nuova disciplina.
Il secondo riguarda il concetto di orientamento alla competizione. Il confronto competitivo ha ragione d'essere se più gruppi si pongono su livelli simili e se lo stesso non viene esasperato. In caso contrario, come verificatosi in Italia, si rischia di creare l'effetto opposto, quello cioè di inibire il passaggio alla disciplina sia di nuovi gruppi, che anche di singoli (marching players e color guard).
In sintesi, un sistema marching al di la della forma e dello stile adottati, DEVE marciare compatto e crescere assieme. L'obiettivo iniziale deve essere quello di costituire una base che sia la più ampia e larga possibile. In secondo luogo a questa base deve essere dato il tempo di crescere, formandosi alla disciplina seguendo programmi per la formazione idonei e adeguati (comprendere e applicare). Solo così si potrà, dopo diversi anni, raggiungere una diffusione importante del movimento, numericamente consistente e con una mentalità giusta e diffusa. In uno scenario tale, Regno unito e Olanda docet, tutti ne trarrebbero beneficio.
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