Domenica abbiamo potuto assitere alla 5° edizione del Color Guard and percussion day. (nella foto, l'esibizione delle CG di Triuggio)
Tra le tante possibili, vogliamo fare una considerazione su tutte: quando il movimento marching si muove compatto dimostra tutta la sua spettacolarità. Quello che da anni abbiamo sempre auspicato, vedere cioè i gruppi italiani che praticano perfoming art "marciare" compatti, sembra cominciare a concretizzarsi.
L'evento in se è stato una conferma di come, il lavoro iniziato 4 anni fa a Lonate Ceppino, con soli 4 gruppi, abbia prodotto interesse e saputo evolversi tecnicamente nel tempo. Da esibizione pura, siamo passati a peformance valutata da 3 giudici.
Ciò ha determinato una progressiva crescita tecnica delle performance, tanto che per diversi gruppi il livello espresso è compatibile con una valida e qualificata partecipazione a contest internazionali dove la qualità media è superiore. Del resto per due dei gruppi presenti domenica a Triuggio, yMe e Anima, il battesimo internazionale era già avvenuto in Olanda un mese fa (yMe anche l'anno scorso).
Non vogliamo entrare nel merito delle singole prestazioni, anche perchè è evidente come il posizionamento tecnico sia piuttosto segmentato, con livelli che tra i vari gruppi variano dal basic all'evoluto. L'importante per gli appassionati, il pubblico presente e tutti i partecipanti, è aver partecipato ad un evento bello, una giornata di condivisione (come indicato da IMSB).
A come gestire e affrontare il tema dei livelli ci penserà poi il sistema marching; anche qui l'Olanda potrebbe fare da ispiratrice in quanto al CGN (Color Guard Nederland) già da anni i gruppi CG e Indoor percussion sono suddivisi in funzione di categorie che hanno come finalità quella di creare gruppi di performance equilibrate, basate non solo sulle competenze e qualità tecniche, ma anche sulle effetive disponibilità di tempo e mezzi per sviluppare una stagione indoor.
Chiudiamo con un commento sugli individuali, dai/dalle più piccole/piccoli, alle/ai più grandi, la cosa che ci pare di notare è come i fondamentali di questa disciplina (CG o percussioni) stiano gradualmente entrando nel DNA dei gruppi.
Un bravi a tutti, IMSB per la professionalità del suo staff fatto di volontari, i gruppi e i singoli per lo spettacolo offerto, il pubblico per il calore dimostrato.
L'augurio finale è quello di rivederci l'anno prossimo alla sesta edizione, ancora più peformanti.