Trattiamo ora, a chiusura dell'analisi tra le diverse realtà marching dove si sviluppano drill show, il tema delle competenze tecniche di istruttori, arrangiatori e coreografi.
L'analisi viene fatta anche in questo caso mettendo al centro il concetto di moderno DRILL SHOW, quello che iconograficamente leghiamo ai drum corps.
E' importante però evidenziare bene che, il mondo marching, in realtà è formato da una quantità elevatissima di gruppi che non sono drum corps ma che sviluppano ugualmente dei drill show favolosi, e gruppi che, pur essendo 100% marching band, non hanno il drill show come obiettivo o quantomeno come unico obiettivo.
Prima però alcune doverose precisazioni per capire meglio ciò che si sta per trattare.
Nel momento in qui parliamo di un moderno show, mettendone al centro i tecnici, argomentiamo in merito a tre ambiti primari: musica, visual, effetto generale.
Musica
per sviluppare musicalmente uno show concorrono:
- arrangiatori per sezioni fiati
- arrangiatori per sezioni percussioni
- arrangiatori per PIT (tastiere percussive e percussioni non trasportabili)
- istruttori per sezioni fiati
- istruttori per sezioni percussioni
- istruttori per PIT (tastiere percussive e percussioni non trasportabili)
Visual ed Effetto generale
per sviluppare dal punto di vista visivo uno show
- Disegnatori di drill (spostamenti dei componenti per comporre le varie figure di uno show)
- Coreografi per le Color Guard
- Designer che realizzino l'integrazione tra musica e movimento
- Istruttori per marcia, postura e portamento
- Istruttori che seguano l'uniformità dello stile (tipo di passo, posizione e movimentazione degli strumenti)
- Istruttori che costruiscano in maniera tecnico/dinamica la prestazione del gruppo (sincronismi, variazioni estetiche)
Per completezza concludiamo dicendo che, chi ha competenze tecniche in una marching band, agisce sempre in due campi distinti: alcuni si occupano di definire COSA fare (arrangiatori, designer), altri COME farlo e come farlo fare (istruttori, coreografi).
Ritorniamo ora all'oggetto dell'articolo: il confronto tra le diverse realtà marching dove si sviluppano drill show.
Partiamo dagli USA.
Senza troppi giri di parole, possiamo definire gli Stati Uniti come la patria dei moderni drill show. Come tale, l'esperienza maturata in decenni (almeno dagli anni '50 del secolo scorso) fa si che le figure tecniche sopra descritte trovano qui il massimo dell'espressione. Anni di campionati e contest, l'abitudine cioè ad essere valutati da un sistema di giudici, hanno permesso di affinare le tecniche creative e di sviluppo.
Un Top team DCI avrà a disposizione, per la propria stagione un team di arrangiatori, coreografi ed istruttori inimmaginabile nel vecchio continente (ma anche nel resto del mondo) tutte di altissimo profilo. Normalmente al team di arrangiatori, si aggiunge poi quello degli istruttori dove, per ogni macro sezione esistono un caption head (responsabile tecnico di settore) e una serie di istruttori. Cosa significa: che le percussioni avranno un responsabile tecnico, un istruttore per gli snare, uno per le casse tonali, uno per i multi tom. E cos' via per tutte le altre sezioni. Il tutto ripetuto per ognuno degli ambiti di lavoro sopra descritti e tutto con grande professionalità. In molti casi queste figure sono anche dei professionisti: arrangiatori che scrivono per case editrici, istruttori che lavorano anche con le marching band scolastiche di college o High school.
Al di la di quelli impegnati con i DCI top team, in questa realtà ci troviamo di fronte a migliaia di tecnici (come il calcio in Italia).
Inoltre vi è una forte propensione allo scambio, che permette il diffondersi delle competenze. Non si lavora solo e sempre per lo stesso gruppo.
Vediamo la situazione in EUROPA.
In Europa il parco dei tecnici ha un back-ground abbastanza eterogeneo. Molti si sono formati grazie alla scuola statunitense, frequentando come marching players o come istruttori i Drum corps. Altri si sono formati direttamente sui campi europei, con esperienza maturata grazie ad anni di applicazione. In taluni casi le qualità dei tecnici europei, non hanno nulla da invidiare per capacità ai colleghi d'oltre oceano. Inventiva, creatività, capacità tecniche e gestionali non mancano. Tuttavia pur considerando le eccellenze, tutte di primo livello, resta un quadro generale dove, mediamente, il valore tecnico è inferiore rispetto a quello degli americani.
In tutta Europa il numero dei tecnici impegnati con i vari gruppi indicativamente è di qualche centinaia. La mobilità degli istruttori è un fattore consolidato soprattutto in UK.
E veniamo alla situazione in ITALIA
Qui l'analisi è abbastanza semplice da fare. Poiché ci si è accostati in modo intensivo al mondo marching da pochissimi anni, gli istruttori sono veramente pochi. Il loro livello, pur di notevole spessore (lo dimostrano i drill show allestiti in questi anni) va comunque consolidato. Coloro che si applicano in questo ambito sono veramente encomiabili: sacrificano molto del loro tempo per formarsi e si impegnano a fondo, riuscendoci, per portare i gruppi con cui lavorano ad un buon livello. Da noi il numero degli istruttori in grado di fare lavorare con moderni criteri marching, un gruppo sono qualche decina (stima abbondante). Inoltre in Italia, essendo i gruppi pochi e sparsi, rendono complicata la mobilità. Ne deriva che gli scambi di competenze sono molto limitati.
Quadro riassuntivo:
USA
- numero elevatissimo di tecnici
- livello: il più elevato
- mobilità dei tecnici: elevata
- formazione: continua e intensa, garantita dal contesto (migliaia di formazioni marching)
EUROPA
- numero discreto di tecnici
- Livello: eccellenze si, ma mediamente più basso di quello americano
- mobilità dei tecnici: discreta
- formazione: continua ma non intensa come quella americana
ITALIA
- numero limitato di tecnici
- Livello: buono
- mobilità dei tecnici: quasi inesistente
- formazione: continua (parliamo di coloro che sono inseriti nei gruppi che fanno show) ma non intensa come quella europea.
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