Percussioni - L'arte della pratica e i rudimenti - I PARTE

L’Arte della Pratica e i Rudimenti Nell’ambito delle Marching Bands e dei Drum Corps spesso ci si riferisce ai percussionisti che ne fanno parte chiamandoli rudimental drummers. Questo termine si adatta perfettamente a tutti quegli elementi che costituiscono la “Battery”, ovvero quella parte della sezione percussioni formata da snare, multi-tenors e basses ed è nato dal fatto che questi suonino parti basate in gran parte sui rudimenti.La conoscenza dei rudimenti è dunque indispensabile per avere una solida base su cui sviluppare in seguito il lavoro della sezione percussioni (Battery) e necessita una costante pratica giornaliera.

Oggi con la pubblicazione del primo di una serie di articoli tecnici, diamo il benvenuto a Andrea Scarpa tra i redattori di marchingband.it per quanto attiene l'argomento percussioni.Andrea seguira' il mondo delle percussions, tenendoci sempre aggiornati riguardo news, eventi, tecniche e tutto cio' che riguarda il mondo delle percussioni.

Al fine di massimizzare il rendimento, nel poco tempo a disposizione per vari impegni, della pratica giornaliera ecco alcune indicazioni: 
1)      Esercitarsi ogni giorno con un giorno di riposo occasionale: è molto meglio esercitarsi per poco tempo tutti i giorni piuttosto che alternare un giorno d’intensa pratica con molti giorni d’inattività;
2)      Eseguire alcuni semplici esercizi (warm-up) prima della sessione d’allenamento come riscaldamento e concludere la sessione quando emergono segni d’affaticamento;
3)      Cercare di essere organizzati e costanti: avendo pianificato di esercitarsi ogni giorno è necessario avere un minimo d’organizzazione al fine di attenersi al piano;
4)      Esercitarsi con vari volumi alternando Forti e Piano (quest’ultimo in particolare): così facendo svilupperemo il controllo sulle bacchette ad ogni dinamica;
5)      Capire a fondo la diteggiature (Sticking) indicate e abituarsi, per uno stesso esercizio, a svilupparlo con diverse diteggiature e spostando gli accenti;
6)      Sviluppare l’abitudine a suonare rilassati, senza alcuna tensione nel corpo. Questa è la principale cosa cui prestare attenzione!!!;
7)      Usare uno specchio per analizzare i movimenti delle mani e le posture in generale;
8)      Praticare il più possibile con un metronomo (click) e, se possibile, registrare la propria sessione di pratica al fine di giudicare la propria precisione e come si sta sul tempo;
9)      Iniziare con una velocità bassa e non aumentarla finché non si riesce ad eseguire l’esercizio in modo disinvolto. In seguito aumentare la velocità di cinque “punti” alla volta: es. passare da 80 b.p.m. a 85 b.p.m. e così via. Appuntare, per ogni esercizio, la velocità cui siamo giunti. E’ molto importante ricordare una cosa: partendo “ a stecca” con velocità troppo alte non s’imparerà MAI a suonare una parte in modo estremamente veloce e soprattutto pulito!!!
10)  Essere critici verso se stessi: durante la pratica bisogna prestare attenzione al corretto movimento delle mani e ad una corretta impugnatura delle bacchette affinché si possano correggere eventuali imperfezioni. Per questo aspetto, alcuni maestri in ambito di batteria e percussioni sostengono che la pratica deve essere presa un po’ come un momento di meditazione…
11)  Divertirsi: anche questo è un aspetto molto importante poiché l’allenamento quotidiano non deve essere preso come un peso, ma deve essere un momento di divertimento!!  Veniamo ora all’insieme dei rudimenti i quali si sono evoluti col passare degli anni e, attualmente, sono divisi in questo modo: 
1)      26 rudimenti appartenenti alla N.A.R.D.: questi esistono dal 1946 circa e sono i rudimenti “classici”;
2)      14 rudimenti dalla P.A.S (Percussion Art Society): sono stati introdotti in tempi più recenti come completamento dei precedenti della N.A.R.D.;
3)      Infine ci sono alcuni rudimenti introdotti dai Drum Corps durante gli anni; questi sono     delle combinazioni ottenute combinando i normali rudimenti e aggiungendo qualche nuova tecnica. Per chiunque sia interessato a sviluppare questi rudimenti e il controllo sulle bacchette riporto qui di seguito alcuni testi molto utili: 
1)      “STICK CONTROL – for the Snare Drummer” di George Lawrence Stone
2)      “ACCENTS & REBOUNDS – for the Practicing Drummer” di George Lawrence Stone Dopo aver riassunto come sono stati divisi negli anni i rudimenti, andiamo a vedere nel dettaglio quali essi siano e come sono strutturati. Per ognuno di essi valgono alcuni principi generali cui bisogna sempre prestare attenzione quali mantenere la giusta rilassatezza e favorire al massimo il rimbalzo della bacchetta sulla pelle: indipendentemente dal fatto che suoniamo uno snare, un multi-tenor o una bass drum dobbiamo sempre cercare di affidare alla pelle la maggior parte del lavoro speso nel far risalire la bacchette. In questo modo sarà minore lo sforzo fisico a cui saremo sottoposti. E’ infine consigliabile l’esecuzione di queste figure con entrambi le prese, matched grip e traditional grip, così da svilupparle gradualmente in modo parallelo.  
RUDIMENTI N.A.R.D.

Single Stroke Roll



Il Single stroke roll è il primo rudimento che solitamente si impara ed è costituito da una serie di colpi singoli ottenuti alternando le mani; durante l’esecuzione bisogna riuscire a eseguire ogni colpo allo stesso volume senza accentare involontariamente alcuni colpi. E’ anche importante prestare attenzione ai colpi dati con la “mano debole”, facciamo un esempio: se la mano che normalmente uso è la destra avrò delle difficoltà nel controllo della bacchetta con la mano sinistra (quella debole) che solitamente, anche nella vita quotidiana, è meno sfruttata; nel fare questo esercizio può dunque essere utile fare i colpi segnati con la mano sinistra sul pad e quelli con la destra sul bordo in modo da isolare le mani e prestare maggior attenzione ai colpi dati con la sinistra.

  Open (Double Stroke) Roll



Il Double stroke roll è una semplice alternanza di due colpi con la mano destra e di due con la sinistra. Bisogna iniziare con una bassa velocità usando un lavoro del polso e, gradualmente, aumentare la velocità prestando attenzione ad utilizzare il rimbalzo della bacchetta e ad usare le dita per controllarne il movimento.Per sviluppare questo rudimento è utile eseguirlo su una superficie che diminuisca notevolmente il rimbalzo della bacchetta (per es. un cuscino); in questo modo miglioreremo il controllo con le dita e ne noteremo i benefici passando successivamente sulla vera pelle. 

 Single Paradiddle





Questo rudimento è il primo della famiglia dei paradiddle ed è un primo esempio dell’applicazione delle tecniche dell’ Up-stroke e del Down-stroke viste nel precedente articolo riguardante lo snare.Come si può notare, l’esercizio è scritto con un accento posto sul primo sedicesimo di ogni quartina, ma nulla vieta di eseguirlo senza accenti o spostando gli accenti a nostro piacimento.  
Questi sono i primi di una serie di rudimenti alla base della tecnica delle percussioni e saranno seguiti da altri di livello sempre crescente fino ad arrivare ai rudimenti scritti per Drum Corps che sono di livello avanzato.

Un buon modo per studiarli è quello di prenderne uno la  settimana e cercare di migliorarlo, in termini di qualità e velocità, il più possibile per poi passare al successivo.

Buon divertimento e good drumming!!!!! (fine prima parte)

Andrea Scarpa