Lo scorso gennaio avevamo parlato di SoundSport, l’ultima novità targata DCI e lanciata solo due anni fa (in questo articolo potrete trovare tutti i dettagli). Quest’anno, l’edizione di soundsport 2015 si è svolta la mattina delle finali DCI ad Indianapolis, in Pan-Am Plaza, a 5 minuti dal Lucas Oil Stadium. Quattro le nazione rappresentate (USA, Canada, Cina, Taiwan) dai gruppi partecipanti. Pur essendo giunti solo alla terza edizione, il numero dei gruppi è passato dai due iniziali del 2013, ai cinque del 2014, ai diciotto del 2015.
Quest’anno SoundSport è sbarcata anche in Europa: in aprile si è svolta la prima edizione in UK con SoundSport Bristol, con nove gruppi da Inghilterra, Irlanda e Scozia. L’undici luglio l’evento è arrivato per la prima volta in Francia, con il SoundSport & DrumLine Battle a Marquise.
Online è anche possibile vederei qualche performance del 2015 a questo link su youtube.
A prescindere dai risultati, che potrete trovare alla pagina ufficiale, questo nuovo modo di proporre al pubblico le performing arts potrebbe aver colto nel segno: una formula semplice di aggregazione (basta uno spazio ridotto all’aperto), una mancanza di vincoli stringenti tecnico artistici e l’ammissione a gruppi anche di soli 5 elementi, costituiscono una ricetta che può favorire il successo.
Inoltre, con l’uso della tecnologia, è anche possibile inviare le proprie performances online, e ricevere un grading (giudizio) virtuale.
E in Italia? Chissà se emergeranno degli sponsor e alcuni gruppi si faranno avanti in modo spontaneo? Immaginiamo che non sia del tutto impossibile collocare un ipotetico SoundSport Italia in un piazza, come evento complementare a qualcosa di più blasonato come il campionato IMSB, il Festival di Besana, il Marchingfest.