Il Brianteo di Monza è ormai da tutti considerato, anche internazionalmente, LA SCALA DEL MARCHING, e come tale, proprio come avviene al termine delle migliori opere liriche, il pubblico ha riservato una standing ovation con applausi durati oltre 5 minuti. Qualcosa di mai visto e udito prima, considerando che ad esibirsi erano le marching band anzichè grandi maestri d'opera. E i protagonisti, le marching band con i loro componenti, attoniti, quasi incredule del tributo che il gli
spettatori hanno loro riservato. Un'emozione unica, immensa e ricca di grandi significati.
Ma andiamo con ordine cominciando dal pubblico.
Ebbene, al di la delle più rosee aspettative ha gremito, al limite della capienza la tribuna centrale. possiamo senza ombra di dubbio dire che solo in occasione delle finali del mondiale WAMSB 2003, la "scala del marching" ha ospitato più spettatori di quelli presenti ieri.
Lo spettacolo.
La formula proposta, quella cioè di proporre in modo completo tutto ciò che il marching sa offrire ha pagato, gratificando in pieno tutti coloro che sono intervenuti. Sul terreno del Brianteo, si sono infatti alternati gruppi da parata, gruppi con mini-drill e standing concert, fanfare e marching band/drum corps con drill completi. Ottimi anche i livelli tecnici espressi.
Lo show di tutti i gruppi.
Terminate le esibizioni con i programmi originali dei singoli gruppi, molti dei quali imperniati su motivi che richiamassero i 150 dell'unità d'Italia, è iniziato lo show di tutti i gruppi. Qualcosa di unico, impressionante e mai visto prima.
Alla fine il risultato ottenuto ha talmente coinvolto il pubblico che, come detto prima, gli applausi sembravano non finire mai. Il cuore che i 500 componenti sul campo uniti alle centinaia di bambini coinvolti hanno saputo mettere durante l'esibizione, ha veramente saputo emozionare trascinare tutti come non mai. Tecnicamente una ensemble di 500 musicisti disposti su tutto il campo da calcio, in puro stile marching, che hanno marciato e suonato, danzato, recitato in modo perfetto, offrendo un fantasmagorico colpo d'occhio.
La speranza, è che in futuro si possano rivedere di nuovo assieme le Marching band italiane appartenenti alla IMSB, in serate come queste. Un movimento quello delle MB italiane che cresce, e che trova sempre più consensi, sapendo allargare le sue basi a nuovi gruppi e permettendo alle formazioni più esperte di avvicinarsi con costante e graduale crescita ai livelli tecnici dei gruppi internazionali.
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