Di recente abbiamo avuto modo di assistere ad un raduno di bande tradizionali, un raduno come se ne svolgono tanti: ritrovo delle bande, sfilata per le vie del centro, arrivo in un luogo prestabilito, concerto sul palco, esecuzione finale di un paio di brani comuni.
Tutto bello, piacevole ... eppure mancava qualcosa: essendo abituati ad assistere ad eventi marching ci siamo accorti come fossero carenti o del tutto assenti la cura dell'aspetto formale, del visual di gruppo, dello stile di marcia, del set dei comandi base durante la sfilata. Tutti elementi questi, che non sono assolutamente patrimonio esclusivo delle marching band: dovrebbero esserlo di ogni formazione, sia che si chiami filarmonica, corpo musicale, o semplicemente banda.
Facciamo un'analisi un po' più approfondita.
Aspetto formale: in alcune bande, vi erano componenti con divisa incompleta, nessun gruppo sfilava con calzature uguali per tutti, alcuni non avevano il cappello.
Visual di gruppo: durante la sfilata, ma anche durante le esecuzioni da fermi durante il percorso, nessuna banda dimostrava di avere cura della postura, del passo e del portamento, dell'allineamento e delle distanze tra file. Sovente i componenti erano fuori passo, la lettura dei libretti faceva assumere a ciascun componente posture differenti anche all'interno di sezioni omogenee.
Set dei comandi: ad eccezione della procedura per iniziare a suonare, sempre comunicata a voce dal maestro/capobanda (uno/due - uno/due - pronti - march) non vi erano comandi per fermare il brano, per fermare il gruppo, per far mettere i componenti in posizione di riposo o di suono.
Detto questola domanda sorge spontanea: perchè queste bande non sentono il bisogno di diventare più "belle", in modo da proporsi al pubblico gratificato dal vedere i musicisti sfilare ed esibirsi in una maniera più curata? La soddisfazione alla fine sarebbe duplice: per i componenti della banda (maggior gratificazione) e per gli spettatori. L'obiettivo non sarà quello di diventare una marching band da spettacolo on the field, ma più semplicemente di essere una banda che marcia e sfila bene (nella foto, un momento di una parata).
Non ci vorrebbe molto, la questione è solo culturale. Qualche prova in più, dedicata alla cura di questi elementi, è qualcosa di sostenibilissimo. Per farlo, evitando improvvisazioni foriere di scarsi risultati, bisognerebbe rivolgersi a chi fa abitualmente marching (associazioni, gruppi).
Maestri, capibanda, ma anche componenti, con qualche ora di formazione dedicata, così come avviene in qualsiasi ambito o disciplina, potrebbero apprendere i fondamentali della "buona parata e della bella presenza" senza grandi difficoltà. Per esperienza sappiamo come le resistenze a queste semplici pratiche -che all'estero sono comuni- sono davvero tante.
Tuttavia la speranza è che anche da noi, prima o poi, si possa assistere ad un raduno di bande tradizonali, che oltre a fare degli ottimi concerti, sappiano anche presentarsi e sfilare bene.