Sistema marching Italiano: crescere con equilibrio

Riflessioni sull'evoluzione che potrà avere il nostro movimento marching.

Continuare a crescere, questo è l'imperativo del movimento marching italiano. Per farlo però sarà indispensabile avere la più sensibile delle virtù: l'EQUILIBRIO

Equilibrio nelle scelte tecniche, nelle scelte strategiche, equilibrio nella gestione dei programmi e in quello dei componenti. A guardare fuori dall'Italia (ed oggi con il web non è mai stato così easy) Europa -Olanda e Uk- e USA in primis, ci si potrebbe facilmente lasciare "ingolosire". Cercare di rincorrere e inseguire i migliori sul loro terreno, quello tecnico organizzativo, sarebbe una sfida improba, che avrebbe come naturale conseguenza quella di esaurire in breve le risorse a tutti i livelli, di chi si propone di porre in essere un tale inseguimento.

Loro, Olandesi, inglesi e americani, ci sono arrivati dopo decenni di evoluzione, pertanto dalle nostre parti è fondamentale recepire che se evoluzione si sarà (lo vogliamo tutti),  dovrà avvenire allo tesso modo, nel tempo, con gradualità e senza andare fuori giri.
Sappiamo tutti come fare marching band generi entusiasmo a tutti i livelli (dai marching players alle dirigenze, dai tecnici al pubblico) da una parte tale entusiasmo va stimolato continuamente, dall'altro però, è necessario frenarlo quando ci si accorge che potrebbe portare a scelte non più in EQUILIBRIO con le reali possibilità del gruppo.

Abbiamo assistito negli anni recenti a situazioni dove, le scelte fatte da vari gruppi, non sempre hanno ripagato in termini di continuità nel tempo. La partecipazione in contesti "altamente" competitivi determina, se non si dispone come dotazione di base delle risorse citate prima, l'esaurimento precoce delle proprie risorse, in termini economici ma anche e soprattutto in termini di componenti (ragazzi e ragazze).

1) Fare marchingband significa saper coinvolgere tanti ragazzi e ragazze
2) Fare marchingband per cercare di ottenere livelli tecnici elevati, significa investire molto in termini di tempo
3) Il turnover di conseguenza aumenta. I componenti che a fine stagione lasciano, crescono.
4) Se non si dispone di una automatica capacità di "reintegro" in breve il numero dei componenti si ridurrà sotto la soglia minima per poter fare marching con una certa soddisfazione. 
E la soluzione non è certo "cannibalizzare" componenti da altri gruppi marching, offrendo loro qualcosa che non esiste, tra l'altro creando inimicizie, frustrazioni, e ambienti poco sereni.

La soluzione è sempre e solo una, l'equilibrio. Equilibrio significa
- preservare le risorse spendendole in modo oculato
- saper creare un sistema marching italiano equilibrato
- strutturare, gli eventi in modo da consentire a tutti di parteciparvi con soddisfazione (creando ad esempio categorie equilibrate)
In tal modo il "messaggio" marching si diffonderà con più forza, ed è questo ciò che tutti vogliamo. 
Comprendere ciò significherà garantire un futuro di qualità sempre crescente alle prossime generazioni che praticheranno questa disciplina.