Torniamo sull'argomento bande tradizionali, per cercare di capire quali sono le ragioni per cui, quasi sempre, la cura della marcia o meglio della banda che sfila, non viene fatta.
Curare la banda in sfilata non significa necessariamente fare la marching band da “show” (che ha altre caratteristiche) ma certamente significa offrire qualcosa in più ai componenti della banda stessa (soprattutto ai più giovani) e al pubblico che occasionalmente o volutamente segue l'esibizione.
Spesso la banda viene interpretata, erroneamente, come un'orchestra di fiati. Poi però come banda è chiamata anche e soprattutto ad esprimersi in contesti "dinamici" (parate civili, religiose, sfilate festose, inaugurazioni ecc.) con il risultato che anziché ricoprire il ruolo che le spetterebbe, cioè quello di "invitato che impreziosisce l'evento" per la qualità che esprime in tali contesti, assume quello di "invitato anonimo", il cui scopo è quello di creare solo un sottofondo musicale.
L'interpretazione della banda come orchestra viene da più parti. L'orchestra ha come unico compito quello di eseguire un repertorio, la banda no. Pertanto seguire questa strada significa tralasciare e non curare le altre funzioni che una banda è sempre chiamata a svolgere. In parole povere significa non rispettare la tradizione e il DNA delle bande stesse.
Eppure se una banda tradizionale si presentasse bene nelle uscite, con divise in ordine sempre, con un set curato di comandi per gestire le varie fasi di un'esibizione, con una disciplina di gruppo applicata con naturalezza e ben assimilata dal "corpo" musicale, tutti, maestro, componenti, dirigenza e pubblico ne trarrebbero beneficio. Quando parliamo di beneficio intendiamo un mix di soddisfazione personale, professionale e riscontri positivi.
Per chi ama la banda, non c'è nulla che da più soddisfazione di vedere e sentire un "corpo" bandistico sfilare ordinato, con un portamento ed una postura curati ed un suono che, anche quando eseguito in movimento, ha la stessa qualità di quando è eseguito da fermi.
La banda è prima di qualsiasi altra cosa "corpo". Crediamo che la maggior parte delle bande italiane abbia nel proprio nome la dicitura "corpo" (bandistico o musicale) che significa unità, senso di appartenenza, orgoglio per ciò che si fa, persone diverse unite da una caratteristica comune come la passione per la banda.
Qual è allora il modo migliore per onorare questi significati, se non quello di ridare alla banda anche le sue caratteristiche di "banda che marcia"?