Il risultato ottenuto dalle marching band in eventi competitivi, è spesso fonte di delusioni, che a volte impattano anche in modo pesante, sul morale e il futoro di molti gruppi.
Alla base vi è sempre una mancata comprensione dell'effettivo livello tecnico ed espressivo del gruppo, che si traduce poi in ricerca di "giustificativi" che possono essere i giudici, gli istruttori non all'altezza, i componenti che non si applicano, ecc.
Un gruppo si esprime sempre in funzione di pochi e ben identificabili fattori che, se compresi, permettono una gestione della marching band o del drum corps, priva di equivoci. Conoscere questi fattori, sapere quindi i limiti del proprio gruppo e comunicarli con chiarezza e condivisione a tutti i componenti, significa sgombrare il campo da facili esaltazioni o successive cocenti delusioni, dare spazio alla consapevolezza e creare un clima di lavoro sereno sia durante che dopo la stagione marching.
I principali fattori sono dunque: capacità e consapevolezza dei componenti, abilità degli istruttori, tempo a disposizione. Tuttavia quello del tempo a disposizione per la preparazione è il più importante, o almeno il primo da tenere bene sott'occhio, perchè è quello che più di tutti caratterizza le varie realtà marching.
Facciamo una analisi confrontando Drum corps americani, europei e marching band o drum corps italiani.
Quando un drum corps americano Top Ten del DCI, inizia la stagione, sa che ogni componente lavorerà per arrivare all'appuntamento finale, un minimo di 900-1000 ore (la stagione dura circa 4 mesi, nei quali si lavora quotidianamente a tempo pieno).
Con questo pacchetto ore a disposizione ci si può spingere fino ai limiti della perfezione. Ogni passaggio sia musicale che coreografico può essere curato nei dettagli, provato e riprovato fino alla perfetta esecuzione.
Già un drum corps europeo di prima fascia, avrà un tempo di preparazione nettamente inferiore rispetto ai cugini americani. La stagione sarà diluita in 9 o più mesi dove si tenderà a sviluppare lo show durante prove che si svolgeranno nei week-end. Il tempo a disposizione sarà indicativamente di 300-400 ore. Circa il 60-70% di tempo in meno degli americani!
In Italia i gruppi che sviluppano drill show, si stanno con gradualità adattando ai sistemi di prove dei cugini Europei. La situazione è ancora eterogenea. Tendenzialmente il pacchetto di tempo dedicato alle prove è di 100-200 ore (spesso suddivise in prove serali infrasettimanali e prove nei week-end). Il 50-70% in meno rispetto ai migliori gruppi europei, l'80-90% in meno rispetto ai top DCI.
E' sufficiente questo confronto sulle ore di preparazione per capire dove il gruppo che stiamo considerando può essere collocato.
Realizzare un moderno drill show è impegnativo, frutto del lavoro e del sudore di moltissime persone, e come tale deve essere sempre fonte di gratificazione. Bisogna necessariamente evitare il senso di inferiorità che spesso può emergere quando ci si confronta. Ciò che deve prevalere è la soddisfazione di esserci.
Capire quanto tempo si ha a disposizione per la preparazione, significa quindi realizzare programmi mirati, non troppo difficili ne troppo facili. Significa conservare un gruppo nel tempo, significa consapevolezza dei propri limiti.
A parità di tempo a disposizione per la preparazione, allora cominciano a subentrare altri fattori che determinano la qualità di uno show, quelli già citati in precedenza, quali la capacità e la consapevolezza dei componenti, l'abilità degli istruttori ecc. .... ma questa è un'altra storia.