Sergio Bianchi, in organico alla "Music Secrets Marching" di Gavirate (Va) ci ha inviato alcune sue riflessioni in merito alla differenza di esecuzione tecnica riscontrata tra la batteria, suo strumento di provenienza, e lo snare, strumento suonato nel suo gruppo.
Abbiamo accolto con piacere l'iniziativa di Sergio (lo ricordiamo anche come il primo ad esibirsi nelle performance singole, durante il CG&P day 2013 di Caronno P.) ed invitiamo chiunque abbia storie o esperienza da comunicare a fare altrettanto, condividendole con i numerosi lettori di marchingband.it (è sufficiente inviarle a marchingband.it@gmail.com).
Buona lettura.
FROM DRUMSET TO DRUMLINE
Infarinatura delle differenze tra una batteria e battery.
Qui sono riportate, a grandi linee, le principali differenze tra i metodi per suonare i due strumenti. Ovviamente il discorso è maggiormente vario e complesso e può essere espanso anche ad ogni “sottocategoria” di marching fino ad arrivare, addirittura, a parlare di “stile adottato da ogni singola marching band o drum corps”, quindi nessuna verità assoluta si cela in queste righe. Semplicemente questa breve (ed in alcuni punti lacunosa) carrellata di informazioni può tendere all’utilizzo per chi, come me, affronta i due strumenti o per chi, vittima del fascino di uno di loro può essere incuriosito a scoprire cosa succede in una realtà parallela alla sua.
Nonostante la similarità dei nomi, non bisogna lasciarsi ingannare, perché le differenze che esistono tra batteria e battery sono molte.
Prima di tutto: l’estetica. Può sembrare un’inezia, ma è molto importante quando si parla di show. Ad esempio l’apertura e la chiusura delle bacchette assume un valore notevole