Quando la marching band è una naturale evoluzione di un corpo bandistico preesistente è molto importante rispettarne la storia e le origini, perché l'esperienza italiana è indubbiamente diversa da quella americana e non è obbligatorio rifarsi al regolamento DCI per partire con un nuovo gruppo. Le diverse impostazioni permettono anzi di personalizzare il proprio spettacolo ed evitare stereotipi. Quindi ben venga la presenza di strumenti tradizionali e di musicanti avanti negli anni, se questo può aiutare ad una maggiore identificazione degli elementi nel gruppo e del gruppo sul suo territorio.
La mia esperienza è recente, RMB è nata da pochi mesi per cogliere l'occasione del mondiale di Monza, ma a suo modo la banda di San Felice era già una banda da parata e da spettacolo, un gruppo che con le sue majorettes è stato a lungo leader a livello italiano. Abbiamo quindi
deciso che per noi la strada della MB era l'unica percorribile, consapevoli dell'impegno che ci saremmo trovati ad affrontare. Questo percorso richiede infatti molti cambiamenti: è fondamentale definire i compiti, scegliere il repertorio, aggiungere alcuni strumenti, ... ma la cosa più importante è la mentalità (il cuore, come dice Daniele), la volontà di rimettersi in gioco per costruire qualcosa di cui essere veramente fieri. Se c'è la mentalità giusta a guidare i primi passi, anche solo con pochi fondamentali si può già vedere un cambiamento evidente, soprattutto a livello di ordine e disciplina. In questa prima fase bisogna puntare soprattutto sul fare gruppo, sulle persone ed il loro affiatamento, per la parte tecnica ci sarà poi tutto il tempo di crescere assieme.
Per chi sta pensando se partire o meno su questa strada, dico che la principale fonte di motivazione è indubbiamente il pubblico ... la piazza accoglie con entusiasmo ogni nostra piccola conquista, anche solo una maggior cura nella disposizione in parata, coordinare i movimenti degli strumenti, un nuovo ritmo della drumline. Per la nascita di RMB è poi stata fondamentale l'ospitalità verso i gruppi showband stranieri che negli ultimi 10 anni hanno partecipato al nostro festival: vivere
una settimana con un gruppo affiatato e condividere la stessa passione di fare musica assieme consente di vedere e confrontare i metodi di preparazione e di allacciare amicizie, preziose sia sul fronte personale che sul lato tecnico. Prepariamo dunque serenamente il nostro spettacolo, sapendo che non c'è nulla da inventare: bisogna documentarsi e cercare il confronto con gli altri gruppi, e poi rielaborare il tutto per fare nostro ciò che ci piace di più, accontentandoci dei piccoli
risultati che via via acquisiremo ... ci accorgeremo presto che il solo limite che abbiamo è la nostra fantasia.
Essere una MB è un'esperienza coinvolgente (o meglio: travolgente), un modello di aggregazione e di crescita per i giovanissimi, ma soprattutto un grande gruppo di amici che condivide la stessa passione, distribuiti in decine e decine di gruppi in tutto il mondo, e anche in competizione saremo pronti a congratularci con chi è riuscito a fare meglio di noi.
Credo davvero che questo portale possa moltiplicare i momenti di confronto, sia verbale che sul campo, ed aiutare a far crescere questo fenomeno marching band che è già decollato e che non potrà che dilagare.
Ed ora ... buona marcia a tutti!