PRIMA PARTE
La parte più importante di una prova musicale è il riscaldamento, se eseguito male può creare i più svariati problemi a partire dall'esecuzione fino alla perdita di concentrazione del gruppo. Nella prima parte del nostro viaggio nella tecnica per fiati vedremo come preparare fisicamente i player all'esecuzione della prova seguendo una linea tecnica ben precisa ma NON UNICA!
1) STRETCHING e RISCALDAMENTO
prima di cominciare ogni prova, di parata o musicale, è essenziale eseguire un adeguato riscaldamento: per le prove di parata, che non ci competono al momento, la cosa più importante è stendere per bene le gambe, le caviglie... insomma, stendere e riscaldare gli arti essenziali per la marcia. Quando si effettuano prove di musica è importantissimo riscaldare: braccia, spalle, collo e soprattutto, da non sottovalutare, la schiena!! Stare impiedi per circa 2-3 ore non è un bene per la schiena e prepararci fisicamente all'inizio della lezione è un grosso vantaggio.
E' utile anche un esercizio per addominali, il potenziamento di questi ultimi genererebbe un maggior controllo del diaframma e una maggior capacità polmonare. Piccolo cenno: i crossmen, un famoso drumcorps, come riscaldamento corrono per mezz'ora e fanno dai 100 ai 150 addominali alla volta...
La durata del riscaldamento deve variare a seconda del momento in cui viene fatto, tante situazioni o luoghi, infatti, possono causare una variazione nelle routine di stratching.
LICK:
-Dopo lungo tempo di immobilità, magari schierati sotto il sole ad aspettare la fine del discorso di un'autorità od un verdetto, si verificano spesso dolori alla schiena, dovuti all' ipertensione nervosa. ottimo in questi casi è andare giù accovacciati abbracciando le ginocchia con le braccia, ma senza appoggiare in sedere a terra. Scendere in quattro muovimenti, sostare otto e risalire in quattro. Farlo fila per fila o colonna per colonna darà anche un senso di ordine a ciò che si sta facendo.
-Non dimenticate mai alla fine di ogni esercizio con lo strumento in mano, di fare un piccolo deaffaticamento alle braccia!
2) RISCALDAMENTO POLSI
I polsi vanno sciolti perchè strumenti del calibro di tromboni, mellofoni, etc sono molto pesanti e duri da sopportare a livello dell' avambraccio più sollecitato, quindi, un adeguato riscaldamento del polso comporterà una durata maggiore della resistenza del suonatore
ESERCIZIO:
distendere bene le braccia lungo il corpo e agitare le mani come volendo salutare qualcuno ma senza utilizzare alcun muscolo, ripetere poi con le braccia parallele al suolo e con le braccia alzate. Questo esecizio è parecchio complicato da spiegare a parole, per chi avesse partecipato alle clinics organizzate da imsb con maurice groen, sappia che l'esercizio spiegato è WHAT MONKEY DOES
3) POSTURA E PORTAMENTO
E' la base di una marchingband e non esiste major al mondo in grado di insegnarla perchè, in questo caso, siamo noi i major di noi stessi, o meglio, il major decide un'impostazione che ognuno dovrà tenere ma, sarà ogni singolo player a dover eseguire, il più precisamente possibile, l'ordine del major.
ESERCIZIO:
una volta decisa un impostazione(ogni marchingband ne ha una decisa dallo staff artistico) si crea il silenzio più totale e ci si concentra. Creata la situazione di concentrazione e silenzio adeguata ci si porta nella posizione "seduta" descritta nel punto 1, abbracciandoci le gambe e abbassando la testa il più possibile, come a voler tornare in posizione fetale.Chiudere gli occhi. Dalla posizione fetale ci si deve rialzare fino alla normale posizione eretta facendo in modo che le braccia accarezzino, prendino coscenza, del nostro corpo in modo tale da poterlo dominare, ora sempre in modo continuo si distendono le braccia sopra la testa e ci si stira il più possibile cercando di "allungarci". Ora il nostro corpo è bello dritto, petto in fuori e pancia in dentro, non resta che abbassare le braccia e posizionarle nella posizione dovuta.Sempre tenendo gli occhi chiusi impostiamo il nostro corpo come l'ordine del major e mantenendo la concetrazione si riuscirà a mantenere la posizione per tutto il tempo necessario.
NB: questa è solo un' esempio di una delle innumerevoli tecniche per l'impostazione
4) POSIZIONAMENTO per l'esecuzione
Le disposizioni dei suonatori hanno solo due alternative che non dipendono dal numero dei musicanti ma dal punto in cui ci si trova a provare. La prima è la classica semicerchio con gli strumenti disposti a seconda del gustro di colui che dirige (anche perchè sennò ci sarebbe da discuterne per un anno intero :-)). Nella formazione più classica saranno i primi flauti a porgersi all' estremita sinistra e i tuba a porgersi nell' estremità destra sono da evitare le doppie colonne perchè il major potrebbe non accorgersi delle varie defezioni e gli strumenti non riescono ad ascoltarsi tra di loro. Secondo modo di disporsi è a cerchio con il major (o l'istruttore o chi per lui) nel mezzo. Una cosa particolare: quando si finisce di suonare e non si può appoggiare lo strumento a terra è più comodo tenerlo con la mano meno sollecitata dal peso dello strumento, per esempio: le trombe si terrano con la mano destra... idem i tuba che togleranno lo strumento dalla spalla sinistra e lo posizioneranno nel braccio destro bello disteso e rilassato.
Vedendo video di parecchi drumcorps americani si nota come questa "postura relax" sia parecchio simile di DC in DC , un ottima variabile per i tuba, è durante la marcia non suonata di spostare il tuba sull'altra spalla e rilassare totalmente il braccio sollecitato in precedenza.
5) RISCALDAMENTO GENERICO
Per finire la fase di riscaldamento è molto utile eseguire un brano qualsasi meglio se divertente e soprattutto, è buona cosa, scegliere il brano preferito dal gruppo. L'esecuzione non dovrà essere delle migliori ma, ognuno, nel suo piccolo, deve riscaldare se stesso e lo strumento nel modo che personalmente ritiene più opportuno.
Qui finisce la prima parte, quella sul riscaldamento fisico, che occupa ben 5 degli 11 punti di tutta l'intera guida.
Ci "vediamo" alla prossima uscita tra una settimana esatta.